Fare il vino è una delle più antiche tradizioni, un tempo lo si otteneva attraverso la pigiatura degli acini d' uva con i piedi, oggi invece il processo è quasi interamente meccanizzato, ma in entrambi i casi l' obiettivo è quello di ottenere un' ottima bevanda per accompagnare i pasti, più o meno alcolica, che se consumata con moderazione fa anche bene alla salute, visto l' elevato contenuto di sostanze anti-ossidanti.
Si potrebbe esser portati a pensare che fare il vino in casa non sia possibile o che sia troppo difficile, al punto da non valerne la pena, in realtà si tratta di operazione abbastanza semplice ed il risultato finale, vi riempirà di orgoglio. Vediamo insieme le varie fasi per fare il vino:
il primo passo da compiere consiste nel procurarsi dell' ottima uva da vino e chiedere consiglio all' agricoltore sul momento migliore per raccoglierla ( generalmente settembre-ottobre e non deve essere assolutamente bagnata di pioggia). Considerate che se possedete un torchio per ogni 100 kg di uva, otterrete circa 70 lt di vino, altrimenti meno.
Dopo esservi procurati l' uva non dovrete lavarla, per evitare di privarla dei lieviti presenti sulle bucce, fondamentali per il ruolo che hanno nella scomposizione dello zucchero e quindi nella fermentazione, responsabile della trasformazione del succo d' uva in alcool.
A questo punto sarete pronti per la pigiatura, la quale dovrà avvenire in un luogo ben areato in quanto si svilupperà molta anidride carbonica, cominciate quindi a schiacciare gli acini d' uva facendo fuoriuscire il succo, con una pigiadiraspatrice o se preferite, direttamente con i piedi, in un tino di legno, come si faceva un tempo. Quindi aggiungete un cucchiaino di trefosolfina, una sostanza antisettica ed antiossidante.
Raccogliete il mosto ottenuto e trasferitelo in un contenitore precedentemente disinfettato con appositi prodotti e riempitelo per ¾ , poi lasciatelo a fermentare, semplicemente coperto con un panno pulito e lasciatelo in un luogo dove la temperatura si aggiri tra i 21 ed i 25 gradi.
Dopo circa 4-5 ore i lieviti cominceranno a “lavorare”, avviando la fermentazione. Talvolta può capitare che questa sia scarsa ( ve ne accorgete dalla mancanza di schiuma), allora per favorirla potrete aggiungere al mosto un preparato con lieviti disciolti in acqua e zucchero, dopo 3 ore dall' averli miscelati.
Seguirà la fase dell' ebollizione, la quale avverà, a seconda della qualità dell' uva, dalle 24 ore ai 5 giorni ( o addirittura una ventina di giorni, per i vini molto corposi)e durante questo frangente di tempo, di tanto in tanto sarà vostra premura dare una mescolata con un bastone di legno e controllare la temperatura e la densità ( rispettivamente con un termometro ed un densimetro), quest'ultima è particolarmente importante per capire se la fermentazione è terminata o meno, essa infatti diminuisce man mano, fino ad arrivare a 0,995, se invece il valore è superiore a 1, non è ancora completata.
Un altro valore che dovrete controllare è il tasso alcolico, il quale dovrà essere compreso, come minimo tra gli 11,5 ed i 12 gradi, se ciò non dovesse succedere, alla misurazione con il densimetro, vi toccherà aggiungere dello zucchero ( 1,7 kg per 100 kg di mosto, per ogni grado che si desidera aumentare).
Trascorso il tempo indicato, la fermentazione sarà giunta al termine e passeremo alla svinatura, ovvero la divisione del vino dalle bucce, che avverrà mediante un setaccio di vimini, che ci aiuterà a filtrare la vinaccia ed i semi.
La vinaccia, contenendo ancora molto liquido, non andrà sprecata, ma la passeremo al torchio una prima volta ed aggiungeremo il liquido ottenuto al vino, ed una seconda volta, utilizzando questo liquido, per diluire vini più concentrati o lo utilizzeremo come vino da tavola.
A questo punto passeremo al travaso, dopo averlo trasferito in apposite damigiane o serbatoi, molto probabilmente si creeranno dei depositi sul fondo, quindi aiutandovi con un tubo di plastica lo travaserete, stando attenti a non prelevare la feccia dal fondo e durante tutta l' operazione non dovete assolutamente scuotere i contenitori in quanto la feccia, oltre a contenere molti batteri, rovinerebbe il vino. Il travaso andrà effettuato una prima volta a fine novembre, una seconda volta a gennaio e la terza volta a fine primavera.
Infine, imbottigliate il vino in estate ed aspettate 6 mesi prima di consumarlo.