Fare i cocktail è un' attività molto piacevole che ci consente l' ottenimento di una bevanda, ottenuta tramite una miscela, emulsione o semplice immersione di diversi ingredienti alcolici, non alcolici, aromi, frutta e tanta fantasia. Un cocktail per considerarsi ben fatto deve avere aroma e colore ben bilanciati, proporzionando ed equilibrando i vari ingredienti al fine di ottenere una bevanda appetibile. Un cocktail se viene eseguito senza ingredienti alcolici viene detto semplicemente cocktail analcolico. Esistono decine di ricette in merito in quanto il creare cocktail è una pratica più antica di quanto si pensi, infatti, risale al 1862 la prima pubblicazione di una guida che includesse ricette di cocktail.
Utensili ed attrezzatura
Innanzitutto abbiamo bisogno di attrezzature da barman per esercitare al meglio il nostro lavoro, o comunque avere contenitori e bicchieri sufficientemente grandi per le nostre creazioni. Infatti ogni categoria di drink ha il suo bicchiere ad hoc, tenendo conto di presenza o meno di ghiaccio, frutta e decorazioni, ma soprattutto si tiene conto della viscosità del liquido. Un cocktail più liquido può essere messo in quasi tutti i contenitori, mentre uno più denso no, in quanto se lo mettessimo ad esempio in un bicchiere sottile e lungo potremmo avere difficoltà a consumarlo. La dimensione influenza anche le decorazioni che vengono utilizzate per abbellire e migliorare l'estetica dei cocktail ed in alcuni casi per variare il loro gusto. Un cocktail può essere preparato con del ghiaccio o non prevederlo affatto, opzione quest' ultima, particolarmente preferita nel periodo invernale. Per fare un buon drink, bisogna tenere conto di diversi fattori, il più importante è saper versare la giusta quantità di ingrediente nel mix. Infatti che esso sia uno spirito, un succo o qualsiasi altro ingrediente la buona riuscita di un cocktail si gioca tutta sulle proporzioni.
Affinchè ciò avvenga va affinata la tecnica di versaggio che è chiamata free pouring ovvero versaggio libero, che permette di realizzare cocktail di buona qualità e sapore ma soprattutto sempre costanti nel tempo. Un’altra componente fondamentale è ovviamente la ricetta, infatti per quanto si possa essere abili e avere a disposizione ingredienti di qualità senza una buona ricetta è tutto inutile. Una ricetta ci consente anche di conoscere gli ingredienti che in seguito combineremo per fare cocktail inventati da noi.
Le basi
La base è l'elemento intorno al quale si costituisce il cocktail, di solito si tratta di un distillato bianco che dà struttura alla bevanda.
Neutra (Vodka o Rum)
Parzialmente caratterizzata (Bourbon, Scotch o Cachaça)
Fortemente caratterizzata (Gin, Tequila, Rum invecchiati)
I cocktail si possono dividere in diversi gruppi in base alle caratteristiche simili, in un vero e proprio sistema di classificazione che viene fatta in base al momento di consumo che è divisa in:
cocktail any time (leggeri)
Si tratta di cocktail che si servono in ogni momento, sono caratterizzati da presenza di base alcolica non eccessiva, una aggiunta di soft drink e dolcificante
Cocktail pre dinner (amari)
Si tratta di cocktail che (specialmente in Italia) vengono spesso accompagnati da stuzzichini di contorno, molti sono caratterizzati dalla prevalenza di aromi amarostici.
Cocktail after dinner (alta gradazione alcolica)
Trattasi di cocktail che vengono serviti dopo cena, caratterizzati da una discreta presenza di alcool con liquori e creme, non devono essere confusi per dei digestivi, ma come finale di un pasto.
Cocktail long Drinks ( prevalentemente a base di frutta)
Si tratta di cocktail che possono essere sia alcolici che analcolici, sono generalmente caratterizzati da una presenza di grande varietà di distillati e liquori, ma soprattutto l’utilizzo di succhi di frutta e bevande gassate, spremute e centrifughe di verdure, e sono comunemente accompagnati da decorazioni di frutta.
Shot
E' una classe di cocktail degna di nota, si tratta infatti di piccoli cocktail che possono avere tutte le caratteristiche di un normale cocktail, ma con dimensioni ridotte, talvolta da "buttar giù" in un unico sorso.