Ne abbiamo già sentito parlare qualche volta ma non abbiamo capito in realtà di cosa si trattasse. Dunque, le taccole cosa sono?
Più lunghe e piatte, le taccole sono una varietà di piselli. Hanno un’infinità di nomi e molto spesso si scopre che in effetti già le conoscevamo ma col termine di bagiane, piattoni, taccoline o mangiatutto (dal francese mangetout). Seppur gli somiglino molto, le taccole non vanno però confuse coi fagiolini che appartengono invece alla famiglia dei fagioli.
Considerate una via di mezzo tra un legume ed un ortaggio per le loro proprietà nutrizionali, le taccole sono ricche di fibre, hanno buone quantità di proteine e sono una fonte di vitamine, sali minerali ed acido folico.
Originarie del Mediterraneo e dell’oriente, si distinguono dalla gran parte dei legumi (come ad esempio lenticchie, ceci, piselli, lupini, fave, ecc.) per la loro parte edibile, non riservata solo ai semi ma anche al loro baccello.
Innanzitutto va detto che le taccole sono un legume del periodo primaverile ma in alcuni casi si possono trovare fino al mese di luglio.
Al momento dell’acquisto assicuratevi che queste siano belle sode ed integre, totalmente prive di alcune parti giallognole.
E’ preferibile, inoltre, scegliere di acquistare unicamente quelle locali (soprattutto se delle Marche) che risulteranno sicuramente più saporite seppur economicamente più care.
Prima di impiegarle in cucina le taccole andranno assolutamente ben lavate e sottoposte ad una prima bollitura.
Per quest’operazione vi servirà semplicemente una pentola con acqua salata per bollirle successivamente.
Fase 1. Lavate con acqua corrente fredda i baccelli.
Fase 2. Eliminate con le mani le due estremità, sfilando il filo fibroso che scorre lateralmente al baccello.
Fase 3. Mette sul fuoco una pentola con acqua salata e, una volta raggiunta l’ebollizione, tuffateci dentro le taccole per 10 minuti circa.
Fase 4. Scolatele.
A questo punto potete utilizzare le taccole come previsto dalla ricetta.
Importante: Ovviamente i tempi di bollitura sono approssimativi perché tutto dipenderà dal tipo di cottura che prevede la vostra ricetta. Sottoponetele ad una breve bollitura se questa necessita di una lunga cottura, al contrario impiegate più tempo per questa fase se successivamente dovranno solo essere soltanto saltate in padella.
Con il loro sapore dolce e delicato le taccole si prestano a diverse preparazioni. Possono essere utilizzate per preparare degli ottimi primi piatti di pasta e risotti ma anche sfiziose frittate, torte salate e saporiti contorni facendone una purea oppure cucinando le taccole al pomodoro e le taccole in umido.
Ecco i modo in cui vengono maggiormente preparate le taccole:
Taccole al pomodoro
Dopo aver pulito le taccole privandole delle due estremità, del filo fibroso e lavandole con acqua fredda, fatele cuocere in acqua bollente salata per 10 minuti. Intanto, in un’ampia padella, fate rosolare uno spicchio d’aglio in olio ed aggiungete poi i pomodorini lavati e tagliati a metà. Fate cuocere per 5 minuti circa, salate e mettete le taccole ben scolate, cuocendole per altri 5 minuti e portando poi in tavola con del basilico.
Taccole in umido
Le taccole in umido si preparano iniziando, ovviamente, a pulire le taccole. Una volta che saranno ben pulite, prive delle estremità e del filo fibroso, iniziate a far stufare la cipolla tritata assieme ad acqua e olio. Trascorsi 10 minuti aggiungete la polpa di pomodoro, quindi salate, pepate ed aggiungete uno spicchio d’aglio intero. Dopo aver fatto insaporire alcuni minuti mettete le taccole con una tazza di acqua e lasciate cuocere con coperchio per 40 minuti. Durante la cottura aggiungete altra acqua se necessario ed aggiustate di sale quando le taccole saranno morbide e pronte per essere portate in tavola.
Per conservare al meglio le taccole dovrete riporle in frigorifero per 2-3 giorni, nello scomparto della frutta, dopo l’acquisto.
Per mantenerle più a lungo invece bisognerà sbollentarle per 2 minuti, farle asciugare su di un canovaccio pulito e chiuderle successivamente in bustine per alimenti (con un po’ di aria all'interno). A questo punto le bustine andranno leggermente schiacciate e riposte nel freezer, utilizzando al momento le taccole ancora congelate.