La verza, anche detta cavolo verza, è un tipico ortaggio invernale, ricco di vitamine, sali minerali e antiossidanti. Si tratta di una varietà piuttosto simile al cavolo cappuccio, da cui si differenzia per le foglie, molto meno lisce e dalle nervature decisamente più prominenti.
Di origine molto antica, presenta solitamente foglie sulle tonalità del verde, che virano al giallo andando verso l’interno, ma ne esiste anche una varietà con foglie rosso-violacee.
Proprio grazie alle numerose varietà di verza è possibile reperire quest’ortaggio durante tutto il periodo dell’anno. Proprio come il cavolo anche la verza dovrà essere scelta in base alle sue foglie, per cui, per preparare un buon piatto a base di verza sarà importante acquistare sempre cavoli compatti e con le foglie piuttosto chiuse. Non preoccupatevi se il tempo di recente è stato particolarmente freddo o se addirittura c’è stata qualche gelata: la verza è uno di quegli ortaggi invernali che con il freddo sono ancora più buoni!
Una volta portata a casa la verza dovrà essere ripulita e tagliata prima di poter essere impiegata in cucina.
Per pulire a tagliare la verza vi servirà: un tagliere, un coltello e dell’acqua corrente.
Innanzitutto eliminate la base del torsolo con il coltello. Quindi passate alle foglie più esterne: solitamente sono le più coriacee, le potete utilizzare per zuppe e minestroni, purché non siano rovinate, oppure eliminarle. Vi basterà ripiegarle, una per volta, verso l’esterno e staccarle alla base.
Procedete anche con le foglie più interne, continuando nel medesimo modo, e lavatele sotto l’acqua corrente. Se necessario staccate anche la parte più dura del torsolo, quella inferiore, praticando un taglio a triangolo.
Consiglio: Sfogliate solo la verza che prevedete di utilizzare, in modo che la parte restante rimanga chiusa e compatta e si conservi più a lungo.
Generalmente la verza viene tagliata nel modo più adatto alla preparazione che si andrà a preparare. Se state pensando di preparare una minestra, ad esempio, sarà necessario tagliarla in piccole striscioline, ma se volete impiegarla per una cottura al forno o in padella allora sarà opportuno tagliare delle striscioline decisamente più lunghe.
Oggi il suo uso in cucina è molto diffuso in gran parte di Europa, soprattutto settentrionale, Italia compresa. Molte sono infatti le ricette regionali che prevedono l’utilizzo di questo cavolo, basti pensare ai pizzoccheri valtellinesi o la cassoeula lombarda. Ricordatevi che cucinare verza è un po' come cucinare il cavolocappuccio. Per quanto sia buonissima anche la verza cruda (è perfetta per preparare delle ricche insalate), per lo più questa viene consumata cotta. Si presta infatti a molteplici utilizzi: è ottima sia stufata che ripassata in padella, nelle minestre, con il riso, o anche usata per preparare deliziosi involtini. Ad ogni modo non preoccupatevi: prepararla è davvero facile!
Qualsiasi ricetta vogliate preparare è necessario non sottoporre la verza a cotture prolungate. Stufata con pochissimo olio oppure cotta al vapore sono sicuramente i sistemi migliori per cuocere la verza.
Ecco come cucinare il cavolo verza:
• Se ad esempio volete preparare degli involtini di verza, dovrete usare le foglie intere, lavarle e procedere con una breve cottura, sbollentandole in acqua salata o cuocendole a vapore per pochi minuti. Quindi potrete procedere con la farcitura (solitamente a base di carne) e quindi cuocere il tutto in forno o in padella.
Attenzione: richiudete bene la foglia sul ripieno, ripiegando prima il bordo inferiore, poi i lembi laterali e infine il bordo superiore, in modo che la farcitura non esca durante la cottura.
• Per contorni e preparazioni in umido, come le minestre, invece, solitamente va tagliata a listarelle. In tal caso, sovrapponete 3 o 4 foglie per volta, tagliatele a metà per il lungo, sovrapponete le due metà e tagliate tutto a striscioline sottili dal lato corto.
Preparatela così anche per usarla per i ripieni, ad esempio per fare involtini primavera e simili.
Una volta comprata la potrete conservare tranquillamente per qualche settimana in frigorifero. Nemica dell’umidità, tenderà prima ad ammorbidirsi, poi a marcire: una volta che le foglie inizieranno ad ammorbidirsi, vorrà dire che è giunto il momento (o la cucinate o dovrete presto buttarla).