Fresco, dal sapore deciso e avvolgente, leggero e nutriente, ecco Sua Maestà il tofu. Sempre più presente sulle tavole dello Stivale, questo alimento dal nome prettamente giapponese, ma delle origini rigorosamente cinesi, è considerato un eccellente sostituto di formaggi e carne e, in quanto tale, il tofu può essere consumato sia da chi è intollerante al lattosio sia da chi ha scelto di seguire i principi della dieta vegetariana o vegana. Questa sorta di "formaggio vegano" o "formaggio di soia", ricco di sostanze nutrienti dall'alto potere saziante ma con un apporto calorico decisamente inferiore (del resto, abbiamo una linea da mantenere, no?), è considerato tra gli alimenti più versatili in cucina, potendo essere utilizzato in una serie pressoché infinita di piatti e ricette.
Certo, tutti ne parlano e tutti ne consumano in quantità industriali, ma che cos'è in realtà? E’, forse, un formaggio? E’ un panetto morbido e succoso? Si mangia crudo, cotto, arrostito o bollito? Le domande sono tante e tutte pertinenti, pertanto, è giunto il momento di fare un po' di chiarezza. Anche per sapere concretamente cosa mettiamo prima nel nostro piatto e poi nel nostro stomaco. Quindi, bando alle ciance e tocchiamo con mano il magico mondo del tofu e delle ricette con tofu. Perfetto sostituto della carne e dei prodotti caseari in genere, il tofu, ovviamente, non è un formaggio, non ha i suoi nutrienti ma è privo di colesterolo, che sappiamo quant’è pericoloso per il nostro cuore e le nostre arterie, ed è costituito da proteine vegetali. Cibo molto proteico, ricco di Omega 3 e Omega 6, il tofu vanta tra le 70 e le 130 calorie ogni 100 grammi di prodotto. Chiamato anche caglio di semi di soia, il tofu si ottiene grazie alla cagliatura del latte di soia. Ecco un termine che, ai più, potrebbe risultare sconosciuto. Quando parliamo di cagliatura, però, ci riferiamo alla pura e semplice coagulazione del latte. Quindi, niente di troppo complicato. Considerato alla stregua di un elisir di lunga vita, nel senso che "Chi lo mangia campa cent’anni", il tofu è molto semplice da preparare, anche nella propria cucina di casa. A tratti, il procedimento potrebbe sembrare lungo e laborioso, ma il risultato sarà veramente da leccarsi i baffi. Altro che quello già pronto! Se vogliamo metterci ai fornelli e tuffarci nel tofu, lo dobbiamo fare nel migliore dei modi, non è vero?
Per produrre il tofu nell'intimità della nostra casa, dobbiamo prima preparare il latte di soia. Certo, potremmo acquistare in tutta comodità quello già pronto, ma poi che sfizio ci sarebbe? Quindi, come preparare il tofu?
Per produrre il latte di soia, dobbiamo munirci di semi di soia che, in seguito, metteremo in ammollo per almeno 24 ore per portarli poi a ebollizione. Da essi, infatti, otterremo un particolare liquido biancastro che, una volta coagulato (toh, di nuovo questo termine) andrà mischiato al nigari. Fermi tutti: che termine è "nigari"? Non vi spaventate se non avete mai sentito parlare di questa sostanza: il cloruro di magnesio, il nostro nigari, altri non è, se non il liquido che si ricava dall’acqua di mare una volta privata del sale. Ma non vi preoccupate troppo: si trova senza difficoltà in tutti i supermercati. Il liquido ottenuto, successivamente, viene filtrato utilizzando un canovaccio e, infine, pressato in quei blocchi a forma di parallelepipedo che daranno al tofu la sua classica struttura. Tutto qui! Del resto, mica pensavate che il tofu nascesse pronto, già a cubetti?
Il tofu, grazie al suo sapore neutro, si presta davvero a moltissime preparazioni. Ecco come si mangia il tofu:
Per condire la pasta: Il tofu frullato finemente può essere usato per mantecare della pasta con le verdure oppure, stufato con cipolla e pomodoro, è un perfetto complemento per il ragù.
Nelle vellutate e nelle zuppe: Nelle vellutate e nelle zuppe il tofu arricchisce le preparazioni. In una vellutata di verdure può essere aggiunto frullato, mentre in una buona zuppa va tagliato a striscioline o dadini.
Ripieno : Sicuramente il modo più facile è quello di avere a disposizione un panetto quadrato di tofu. Una volta tagliato in due triangoli ecco che andrà formata una specie di tasca, fatta con l’aiuto di un coltello, dove poter inserire la quinoa, le verdure o i legumi frullati. A questo punto andrà condito con della salsa di soia.
Fritto o alla piastra: Si sa, la frittura rende ancor più saporiti gli ingredienti. Anche per il tofu è la stessa cosa, via libera quindi ad impanature di pangrattato e farine oppure alle classiche pastelle prima di calare i tocchetti nell’olio bollente. Se il vostro intento è farlo alla piastra allora marinatelo, almeno mezz’ora, con olio, erbe o spezie.
Polpette: Una volta tritato ed accostato ad altri ingredienti che più ci allettano, ecco che il tofu può essere impanato e cotto come una vera e propria invitante polpetta.
Nei dolci: Si, anche nei dolci! Il tofu proprio per il suo sapore neutro può essere addirittura impiegato nella preparazione di torte oppure nella realizzazione di creme per la farcitura.
Buono e anche sano: cosa vogliamo di più? Il tofu può diventare il nostro miglior alleato in cucina.