I ravanelli sono piante molto diffuse e utilizzate in cucina, sia nella tradizione occidentale che in quella asiatica, dove si consumano varietà differenti da quelle nostrane; poveri di calorie e ricchi invece di vitamine, sono considerati un alimento antistress e possono essere utilizzati come ingrediente in molte preparazioni.
La parte commestibile di questa pianta e più frequentemente usata in cucina è la radice a fittone: nella varietà diffusa nel Mediterraneo la buccia ha colore rosso vivo e forma tondeggiante o allungata, con sapore lievemente piccante; le specie che si trovano in genere in Giappone o in Cina, invece, si chiamano Daikon e hanno buccia più chiara o perlacea e forma molto allungata. In realtà sono edibili anche le foglie, di bel colore verde brillante e consistenza croccante.
La versione comune mediterranea, come detto, ha un colore caratteristico che rende questo piccolo ortaggio un elemento per impreziosire i piatti con un tocco estetico e una consistenza croccante e sfiziosa, ma soprattutto ha un aroma speciale: il sapore pungente del ravanello deriva dalla presenza di rafanolo, mentre dal punto di vista nutrizionale i ravanelli sono carichi di vitamine di tipo C, E e del gruppo B, ma anche di sostanze e sali minerali come potassio, magnesio, calcio e iodio.
Nella nostra tradizione gastronomica italiana, i ravanelli sono utilizzati e mangiati di prevalenza crudi, come snack saporito e benefico o come ingrediente per vivacizzare anche cromaticamente le insalate, come negli esempi forniti sul sito. In realtà, possiamo anche cucinare i ravanelli e renderli protagonisti di zuppe o frittate, con la cottura che sfuma il gusto tipico e dona un sapore più delicato.
Il modo più pratico e veloce di mangiare ravanelli è di usarli come ingrediente a crudo di insalate, panini e altri snack veloci: basta sciacquare accuratamente i piccoli ortaggi e condirli a piacimento per donare a queste preparazioni un elemento croccante, colorato e dal sapore aspro con retrogusto di piccante. Per accentuare queste caratteristiche, si possono immergere per qualche minuto i ravanelli già puliti e tagliati a rondelle in una ciotola con acqua e ghiaccio, per poi asciugarli e utilizzarli a piacimento.
In alternativa, i ravanelli crudi possono essere serviti anche un pinzimonio, diventando un aperitivo originale con cui accompagnare formaggi o salumi, o ancora possono diventare un piatto veloce: parliamo dei ravanelli ripieni, che si preparano semplicemente tagliando la parte superiore della radice ed eliminando con un coltellino l'interno, da farcire poi con formaggi tipo robiola, paté di olive o altri condimenti. Ma c'è anche chi consiglia di riporre i ravanelli sotto aceto per preservarne le caratteristiche organolettiche e (in parte) nutritive, usandoli come condimento al momento opportuno.
Meno diffuse, ma altrettanto saporite sono le ricette che prevedono la cottura dei ravanelli, che mantengono con questi procedimenti il sapore pepato ma perdono l'apporto acidulo. La tecnica più pratica è quella dei ravanelli arrosto, perché basta tagliare a fettine sottili l'ortaggio e farlo abbrustolire per una decina di minuti per avere un contorno perfetto, magari insaporito con semi di zucca e di sesamo per un contrasto sfizioso.
I ravanelli freschi sono molto versatili e possono diventare anche un elemento chiave per la preparazione di primi piatti di pasta o risotto, apportando un gusto più caratteristico al condimento della ricetta. Ancora più golose sono le chips di ravanello, una possibile alternativa light alle classiche patatine fritte: per prepararle serve una mandolina con cui affettare i ravanelli, che andranno poi conditi con olio, sale, pepe o altre spezie e cotti in forno, tra due fogli di carta, fino a quando le sfoglie non saranno croccanti.
Tra le altre ricette per cucinare i ravanelli ci sono poi frittate e torte salate, preparazioni vegetariane ideali per una cena più leggera o per un menu più originale.
Abbiamo scritto prima che anche le foglie dei ravanelli sono commestibili, e ora aggiungiamo che possono essere mangiate sia crude che cotte, caratterizzandosi come uno sfizioso condimento per la pasta, un ingrediente particolare per una insalata golosa o come protagonista di inaspettati pesti, zuppe o frittate. Un'idea originale è di ridurre le foglie fino a ottenere una consistenza densa, aggiungendo della panna e altri ingredienti come zucchine o patate per avere una crema sfiziosa, dal colore verde brillante e ottima per accompagnare ricette di terra o di mare.