I noodles, diffusi ormai in tutto il mondo, sono nati in Cina oltre 4000 anni fa e vengono preparati generalmente con la farina, il grano saraceno, il riso, il granoturco, le alghe o il fagiolo mungo. Ad ogni modo per identificare dei buoni noodles basterà notare che il loro colore sia del giusto tono e mai tendente al grigio, segno di pessima qualità.
Molto spesso i noodles vengono associati alla nostra pasta, ma in realtà sono due cose completamente diverse sia per la loro composizione che per la preparazione.
Facciamo un passo indietro e capiamo meglio di cosa parliamo:
Le varietà sono davvero infinite e si differenziano principalmente in base alle tradizioni locali, tra le principali troviamo:
- Noodles all’uovo: Utilizzati nei principali piatti cinesi, questi noodles si possono acquistare sia freschi che secchi. Somigliano molto agli spaghetti ma sono di tonalità più gialla e perfetti per zuppe o per i piatti di pesce e carne. Legano molto bene con le spezie e le verdure.
- Ramen: Hanno origine cinese ma è solo grazie ai giapponesi che hanno raggiunto la notorietà nel mondo. Si tratta di un piatto a base di brodo di carne e miso, servito ovviamente con la pasta e con tantissimi altri ingredienti (germogli di soia, porri, carne di maiale a fette, alghe marine). Al supermercato i Ramen si trovano in piccole confezioni con il condimento liofilizzato, secchi.
- Shirataki: Non contengono carboidrati ed hanno veramente pochissime calorie, proprio per questo sono rinomati nella dieta Dukan. Molto versatili in cucina, sono utilizzati all’insalata ma sono molto buoni anche saltati in padella o nelle zuppe. La loro particolarità sta nella consistenza: lisci e scivolosi!
- Soba: Simil tagliatelle dal sapore nocciolato e dal colore scuro, restano al dente anche dopo la cottura. Sono una fonte importantissima di fibre e proteine e vengono vendute in mazzi (molto spesso avvolte anche da nastri o cordicine) per essere preparate con verdure, in brodi caldi oppure in zuppe fredde. Dopo la cottura in acqua bollente vanno sempre risciacquate prima di procedere nelle varie preparazioni.
- Somen: Bianca e delicata, questa pasta viene allungata durante la sua preparazione per essere resa sottilissima. Va servita con piatti freddi e salsine varie in cui poterla immergere.
- Udon: Quelli freschi prevedono una cottura di giusto 1 minuto, dopodiché dovranno essere anch’essi risciacquati prima di venir immersi nella zuppa. Non sono affatto ideali per essere saltati in padella (troppo morbidi) ma possono anche esser assaporati con brodo freddo, a parte.
- Spaghetti di soia: Fatti con la farina del fagiolo mungo (privi di glutine). S’impiegano principalmente per le fritture o le minestre e prima di essere cotti dovranno essere messi in ammollo in acqua. Per chi li preferisce croccanti sarà opportuno friggerli in piccole quantità per volta e sollevarli dalla padella appena risulteranno gonfi.
- Spaghetti di riso: Naturalmente senza glutine, si cuociono in pochissimo tempo e piacciono davvero a tutti! Caldi o freddi, sono alla base della zuppa “Pho”, la più famosa zuppa vietnamita servita con carne, germogli di soia, menta e lime.
- Tagliatelle di riso: Dritti, lunghi, opachi e piatti, sono utilizzati nel conosciutissimo “Pad Thai”. Si cuociono come una normale pasta, tenendoli quindi ben immersi nell’acqua bollente per massimo 15 minuti e mescolandoli di frequente. Vanno passati sotto acqua fredda dopo essere scolati.
- Ja Chae: Danno lo stesso nome ad una ricetta coreana e si tratta di spaghetti saltati in padella con scalogno, funghi, carote, peperoncino, manzo e olio di sesamo. Sono fatti con le patate dolci e, seppur simili a quelli di soia, sono di colore più scuro, sono più spessi e pare siano anche più digeribili.
Bolliti, fritti, saltati in padella, caldi, freddi, potrete prepararli come meglio credete, l’importante sarà avere a disposizione il wok (la classica padella orientale che li rende particolarmente croccanti). Verdure, pesce, crostacei, carne, i noodles sono molto versatili e potete sbizzarrirvi quindi con i diversi condimenti, ma necessitano di giusti strumenti per risultare al meglio.
La ricetta più classica in cui vengono preparati è quella con le verdure.
Vi serviranno: pentola per bollire l’acqua, wok, verdure, sale, pepe, spezie e noodles.
Mentre aspettate che la vostra pentola sul fuoco arrivi ad ebollizione, tagliate le verdure di stagione che avete scelto (ad esempio pomodorini, zucchine, peperoni, melanzane ecc.) e saltatele nel wok con sale e pepe. Insaporite successivamente con peperoncino e curcuma mentre calerete i vostri noodles nell’acqua bollente per un paio di minuti. Quando saranno cotti potrete scolarli ed unirli alle verdure lasciandoli saltare ancora qualche minutino, giusto il tempo che si insaporiscano.
Una ricetta nutriente ma soprattutto rapida è questa che vi consigliamo.
Vi serviranno: pentola per bollire l’acqua, 2 padelle, uova, spezie, olio, aglio, peperoncino e noodles.
In primis dovrete cuocere normalmente i noodles in acqua salate e bollente, scolarli e farli riposare. Tenendo presente che andrà calcolato un uovo per ogni persona, mettetelo in padella con pochissimo olio, facendo attenzione a non distruggerlo. A parte fate soffriggere un misto di spezie tritate che preferite, assieme ad olio, peperoncino ed aglio. Quando il tutto sarà mantecato e caldo vorrà dire che i vostri noodles potranno essere impiattati col condimento. Ricordate che l’uovo va adagiato per ultimo.
Ed ecco un'altra idea per come possono essere preparati.
Vi serviranno: pentola per bollire l’acqua, wok, padella, pollo, olio, aglio, sale, pepe, salsa di soia, cipollotti e noodles.
Cuocete i noodles e nella wok fate saltare il pollo tagliato a tocchetti con aglio ed olio. Mettete ora il sale ed il pepe, e sfumate quindi con un po’ di salsa di soia per un paio di minuti. Da parte, in una padella, fate insaporire i vostri noodles con olio, salsa di soia e cipollotti tagliati finemente. In ultimo inserite il pollo e continuate la cottura, facendo così unire bene tutti gli ingredienti. La vostra portata è pronta.
E per mangiarli?
I noodles necessitano delle classiche bacchette in legno orientali, e mai della forchetta. Se avete deciso di prepararli allora potete anche valutare l’idea di mangiarli come tradizione comanda, no!?