Le castagne sono i frutti dell' omonimo albero e sono amatissime in tutto il mondo. Con le castagne si possono preparare tante ricette, oppure si possono apprezzare consumate al naturale, o magari cotte. In autunno si raccolgono le castagne che poi saranno utilizzate durante il resto dell'anno. Il consumo delle castagne è soprattutto invernale, come non ricordare infatti, il profumo delle caldarroste che pervade i mercatini natalizi. Va da sé che esse dovranno avere un'adeguata conservazione.
Generalmente, le tecniche di conservazione della castagna sono la cura in acqua, l’essiccazione e il congelamento e si scelgono in base alla tipologia di castagna, ovvero se è fresca o essiccata. Chiaramente, non potremo conservare le castagne forate o quelle raccolte dai ricci neri.
Questa tecnica, che vanta una tradizione antichissima, è molto utilizzata per conservare le castagne a lungo e dura 4 giorni. Per eseguire questa tecnica, dovremo munirci di un grosso recipiente e di sacchi di iuta, inoltre, ci servirà dell'acqua priva di cloro (o almeno a basso contenuto). Bisognerà pulire la parte esterna delle castagne, eliminando i detriti attaccati e poi dovremo metterle a bagno in acqua senza cloro, che verseremo in un recipiente molto capiente (la grandezza del recipiente varierà in base al numero delle castagne). Le castagne, dovranno essere lasciate in immersione per 4 giorni, nella stessa acqua. Trascorsi questi giorni, le castagne dovranno asciugarsi per almeno 2 giorni. Elimineremo dunque l' acqua e le trasferiremo in un luogo arieggiato in ombra. Non cedete alla tentazione di esporle al sole, pensando di farle asciugare prima, perché si rovineranno. Inoltre esse dovranno avere una spazio "vitale" e non dovrete sovrapporle, hanno bisogno infatti, di arieggiare. Trascorsi 2-4 giorni, trasferiremo le castagne nei sacchi di iuta (anche in questo caso non dovremo riempire troppo il sacco) e le conserveremo in frigorifero o in cantina a 4 °C.
Proprio come la curatura, anche la novena prevede un ammollo delle castagne, ma più accurato, il processo infatti, dura 9 giorni, ecco perché si chiama novena. Le castagne vanno messe a bagno in acqua fredda per 9 giorni, cambiando però metà del quantitativo d'acqua acqua i primi 4 giorni ed i successivi, tutta l'acqua. Le castagne che salgono a galla andranno gettate. Le castagne che resteranno sul fondo invece, saranno quelle adatte alla conservazione; pertanto, andranno asciugate e conservate in frigorifero, oppure nei sacchi di juta traspiranti. La conservazione delle castagne con questo metodo, supera i 3 mesi.
L’essiccazione è un'altra tecnica molto utilizzata soprattutto nell'antichità, la più antica modalità di conservazione. La tecnica consiste nella disidratazione della polpa delle castagne, esse infatti, private dell'acqua, durano più a lungo, precisamente fino ad un anno. La disidratazione, conserva e concentra anche meglio i valori nutrizionali del frutto. L'essiccazione delle castagne, richiede tempo e dedizione. Per prima cosa andranno sistemate su delle grate, affinché non siano poggiate a terra e evitando di sovrapporle, andranno esposte al sole ad asciugarsi. Chiaramente, la sera, con il calare dell' umidità, le castagne dovranno essere trasferite al riparo. Il giorno seguente, dopo averle rimescolate e girate, le esporrete nuovamente al sole. Generalmente, per una essiccazione delle castagne completa, ci vorranno un mese e mezzo o due. Se però, non avete fretta e desiderate un prodotto davvero di alta qualità e che conservi ancora più a lungo le sue proprietà organolettiche, potrete optare per l'essiccazione all'ombra, ovvero al riparo. Ma chiaramente i tempi di attesa si allungheranno un bel pò.
Un altro metodo che viene utilizzato per la conservazione delle castagne consiste nello stratificarle sotto la sabbia o la segatura. semplice è quello di porle dentro la segatura o la sabbia. Dovremo quindi procuraci un contenitore sufficientemente grande ad accogliere sia le castagne che la sabbi (o segatura) che utilizzeremo. Dopo aver realizzato un primo strato di sabbia, adageremo su di esso parte delle castagne, per poi ricoprire con un altro strato di sabbia e cosi via, terminando sempre con la sabbia. Con questo metodo, le castagne si conservano per 6 mesi se utilizziamo la sabbia, 2 se utilizziamo la segatura.
Forse non ci avevate pensato, ma è possibile conservare le castagne anche mediante il congelamento ed in questo caso, esse si conservano fino ad un anno. Il procedimento è molto semplice, si tratta infatti di spolverare, lavare ed asciugare le castagne. A questo punto potrete inciderle, con l'apposito utensile e trasferirle negli appositi sacchetti per congelare. Il congelamento dovrà avvenire a -20 gradi, pertanto, avremo bisogno di un congelatore professionale e successivamente potranno essere trasferite nei congelatori domestici. Con questa tecnica, potremo anche conservare le castagne cotte. Se ne avete raccolte poche invece, e prevedete di consumarle nel giro di un mese, potrete anche conservare le castagne in frigo, nel cassetto dove in genere si mettono frutta e verdura.
Come abbiamo accennato, la raccolta delle castagne, avviene nel mese di ottobre, pertanto, se desideriamo conservare le castagne appena raccolte, per utilizzarle fino alla fine dell' inverno, dovremmo scegliere di utilizzare una delle tecniche di conservazione appena descritta.