Come conservare l’aglio

Come conservare l’aglio
Come conservare l’aglio

L’aglio è una pianta bulbosa di origine asiatica di recente categorizzata come appartenente alla famiglia delle Amarillidacee (in precedenza, fino a pochi anni fa, era classificato come parte della famiglia delle Liliaceae).

Largamente usato in cucina, l’aglio è anche utilizzato a scopo terapeutico dalle medicine tradizionali e popolari per le supposte proprietà antisettiche e antibatteriche, che aiuterebbero contro raffreddore, influenza e parassiti (nonché contro i vampiri!)
Studi recenti lo associano a miglioramenti di condizioni in pazienti a rischio di attacchi cardiaci, considerandolo pertanto antipertensivo e antitrombotico.

Il suo odore così caratteristico, apprezzato da alcuni e sgradito a tanti altri, è dovuto alla presenza di composti organici contenenti zolfo.
Per diminuirne gli effetti e renderlo meno disagevole per alito e digestione, è necessario rimuovere il piccolo germoglio interno.

Che sia a scopo gastronomico o medicinale, l’aglio resta un bulbo molto utilizzato in tutte le case. In commercio si trova sia secco che fresco, ma in ogni caso va conservato in maniera appropriata perché non inizi a germogliare o, peggio ancora marcisca. Voi sapete come conservare l’aglio al meglio? No? Allora scopritelo con me!

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Come si conserva l'aglio

L’aglio, così come le patate e le cipolle, sono tra quei prodotti dell’orto che, se non ben conservati, possono facilmente germogliare. Questo accade soprattutto se vengono conservati a temperatura e tasso di umidità superiore a quelle consigliabili.

L’ideale, se possibile, sarebbe di poter disporre di una fresca cantina, al riparo da luce, calore e umidità. La maggior parte delle persone, però, purtroppo non ha questa fortuna e deve accontentarsi della normale dispensa di casa. Vediamo che accorgimenti usare in questo caso.

Innanzitutto, quando comprate l’aglio, scegliete dei bulbi che appaiano molto sodi al tatto, con la buccia ben secca, e senza segni di germinazione: l’aglio fresco vi durerà più a lungo.
Se l’avete raccolto nell’orto di casa, lavatelo dal terreno (se avete raccolto più teste d’aglio, una volta lavate le potete intrecciare tra loro) e lasciatelo seccare per 1 settimana in un posto buio e asciutto.

La temperatura ideale per la conservazione dell’aglio è intorno ai 10°C, pertanto in inverno potreste sistemarlo dentro casa o addirittura fuori al balcone.
Se possibile, sistemate le vostre teste d’aglio in un sacchetto di carta per uso alimentare (tipo quello del pane) che lo proteggano da luce e umido, senza impedirne la traspirazione, in modo da evitare che inizi a deteriorarsi.
Anche nel periodo estivo, evitate di conservare l’aglio in frigorifero, in quanto la temperatura troppo bassa, insieme al tasso di umidità maggiore, favorirebbe l’insorgere di muffe e il proliferare di batteri, pertanto è meglio scegliere piuttosto una stanza fresca.

Una volta aperto il bulbo, potete conservare gli spicchi d’aglio (con la buccia) sempre a temperatura ambiente, in un contenitore di ceramica o legno o in un sacchetto di carta o tessuto.
Se li avete già pelati, invece, sia che siano interi o tritati riponeteli in contenitore ben chiuso (vanno bene anche plastica o alluminio) in frigorifero, e utilizzateli entro pochi giorni.

Ricordate: un bulbo di aglio intero può durare fino a un paio di mesi, ma una volta aperto, gli spicchi vanno consumati entro un paio di settimane!

Ho scritto che una testa d’aglio, se intera e ben conservata, dura tranquillamente un paio di mesi… E se volessi conservarla più a lungo? Io di aglio, cucinando tutti i giorni per il blog, ne uso tanto, ma alcune persone lo usano invece piuttosto di rado. Come muoversi in questi casi?

Qualcuno lo conserva in congelatore. Personalmente non lo preferisco in quanto ho l’impressione che consistenza e sapore, una volta scongelato, ne risentano. Ad ogni modo, se decidete di provare, vi suggerisco di congelare gli spicchi interi, comprensivi anche di buccia, in modo che siano più protetti e possiate prendere man mano solo i singoli spicchi che vi servono volta per volta.

In alternativa, potete preparare una sorta di conserva di aglio! Ebbene sì, l’aglio si può conservare sott’olio, come una qualsiasi altra conserva.
Per farlo esistono un certo numero di metodi diversi tra loro. Ve ne riporto qualcuno di seguito, elencandoli dal più semplice:

  1. Sbucciate gli spicchi, metteteli in un barattolo di vetro e copriteli completamente di aceto, conservando in frigorifero fino a 4 mesi A piacere, potete aggiungere sale, rosmarino o altro.
    Attenzione: ovviamente questo metodo influirà sul sapore dell’aglio, rendendo più delicato ma conferendogli anche un aroma, per l’appunto, di aceto.
  2. Sbucciate gli spicchi, immergeteli nell’olio utilizzando un contenitore abbastanza capiente e senza riempirlo del tutto, richiudete il contenitore e conservatelo in congelatore fino a 6 mesi circa: l’olio contribuirà a preservare gli spicchi senza ghiacciare del tutto, per cui quando avrete bisogno di uno spicchio d’aglio, non dovrete far altro che recuperarne uno utilizzando un cucchiaio pulito.
  3. Frullate gli spicchi d’aglio puliti aggiungendo abbastanza olio extravergine (in rapporto di circa 1:2) da ottenere una consistenza cremosa (eventualmente potete aggiungere anche ingredienti e aromi a piacere, come sale, pepe, rosmarino, peperoncino o altro ancora), riponete il tutto in un contenitore in plastica adatto al congelamento e conservate in freezer fino a 4-6 mesi: all’occorrenza, prelevatene 1 cucchiaino o più e usatelo per le vostre ricette.
  4. Potete seccare l’aglio con un essiccatore o nel forno di casa (cuocendolo per alcune ore a 50-60°C) e poi conservarlo a temperatura ambiente fino a 8-10 mesi.
  5. Potete preparare dei sali aromatizzati, preferibilmente utilizzando dell’aglio disidratato (per sapere come ottenerlo, tornate al punto 4), utilizzando 1 parte di aglio ogni 4 parti di sale.

Attenzione: quando utilizzate contenitori per le conserve, assicuratevi che siano ben sterilizzati!

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