Gli agrumi sono alleati preziosi in cucina, perché si prestano a tantissime preparazioni, sia dolci che salate, ma hanno anche applicazioni ulteriori (pensiamo semplicemente all’utilizzo del limone come sgrassante): per evitare di sprecare questa eccellente materia prima, abbiamo a disposizione varie tecniche per conservare gli agrumi e per prolungare la durata di limoni, arance e non solo.
Partendo dal presupposto che sarebbe sempre meglio consumare la frutta fresca, e a maggior ragione gli agrumi, per beneficiare a pieno di tutte le notevoli e molteplici proprietà che possiedono, ci sono comunque, come detto, molteplici tecniche su cui possiamo contare per conservare questi alimenti.
Il metodo più semplice è usare il frigorifero per ricreare un ambiente invernale, ma ci sono trucchi sfiziosi anche con il congelatore e con l’essiccazione, che ci permettono di avere pronti e a portata di mano degli ingredienti per dare un tocco in più alle nostre ricette.
Di norma, le arance sono uno dei frutti che ha la vita più lunga dopo la raccolta, e alcune varietà arrivano addirittura a durare fino a quattro mesi (come le Valencia), adattandosi alle temperature e al livello di umidità delle nostre case. È però importante cercare di ripararle in un ambiente adatto alla loro stagionalità, prettamente invernale, e quindi sfruttare gli spazi freddi o freschi: idealmente, possiamo metterle all’esterno in terrazza, in un posto riparato come un cesto, dove possono mantenere la massima maturazione fino a un mesetto.
In mancanza di spazio aperto, possiamo semplicemente stiparle nel cestino della frutta dentro casa (ma il periodo di vita del frutto inevitabilmente si accorcia a causa dell’atmosfera più calda e chiusa) oppure sfruttare il frigo, l’alternativa più pratica, conservando le arance nell’apposito scomparto dedicato a frutta e verdura, in cui si ricrea in maniera artificiale l’ambiente invernale gradito dagli agrumi.
Ciò che conta è mettere le arance in maniera accorta, senza ammassarle o schiacciarle, e controllare che non ci siano ammaccamenti e tagli alla buccia, che compromettono il gusto della frutta.
Non è invece consigliato conservare il limone in frigo, perché il freddo ha un’azione negativa su questo frutto e li rende secchi. Qualcuno consiglia un rimedio per evitare questo problema, ovvero riporre i limoni in una bacinella di acqua e mettere tutto in frigo (l’acqua avrà un’azione idratante e garantirà la presenza del succo quando taglieremo l’agrume), ma non è sempre facile trovare lo spazio adatto per questa “manovra”.
Ad ogni modo, se avanza mezzo limone da una preparazione possiamo comunque riporlo in questo elettrodomestico: se copriamo la parte aperta con uno strato di pellicola per alimenti lo potremo riutilizzare nel giro di un paio di giorni, se invece lo lasciamo su uno dei ripiani a seccare possiamo sfruttare la sua azione igienizzante e anti-odore (ma ovviamente poi dobbiamo gettare il residuo).
Una tecnica che può essere usata sia per i limoni che per le arance è quella che prevede l’uso del congelatore: il primo step è lavare e asciugare bene gli agrumi (cercando di acquistare sempre prodotti il più possibile “naturali” e non trattati), e poi tagliarli in sottili fette che richiuderemo negli appositi sacchetti per freezer.
Quando avremo bisogno di un ingrediente per il cocktail, per guarnire una torta o per completare una ricetta, basterà semplicemente prendere la fettina di limone o di arancia necessaria per sentire tutti i profumi e sapori di un agrume appena staccato dalla pianta.
Se abbiamo tempo e pazienza possiamo anche suddividere il frutto in spicchi pelati a vivo, che poi congeleremo singolarmente: il lavoro è sicuramente più faticoso e laborioso, ma ci consentirà di avere agrumi per tutto l’anno conservati nel freezer.
Degli agrumi “non si butta via nulla”, e anche la scorza esterna può diventare un versatile ingrediente in cucina: l’utilizzo più classico è quello delle scorzette di arancia candite (ma possiamo usare anche il cedro, il mandarino o altri frutti), che è sempre un modo per conservare questa parte solo apparentemente meno nobile.
Se però vogliamo avere un veloce sistema per insaporire un brodo, per dare un tocco inconfondibile a tè e tisane, o ancora a torte o biscotti, possiamo congelare la buccia di limoni e arance: con un pelapatate dobbiamo rimuovere lo strano esterno, senza lasciare la parte bianca che, come noto, è amara, e poi richiudere tutte le strisce in sacchettini da mettere in freezer.
Altra tecnica che si può applicare alla buccia è l’essiccazione: per procedere, laviamo e asciughiamo i limoni o le arance che vogliamo conservare, “asportiamo” le scorze e stendiamole su un foglio di carta da forno, da far cuocere per un paio di ore a 100 gradi. Trascorso il tempo, saranno croccanti e profumate: usiamo un mixer per frullare le bucce e conserviamo la polvere in vasetti chiusi ermeticamente, dove si manterrà per alcuni mesi.
In ultimo, possiamo anche estrarre e conservare il succo degli agrumi, che forse è la parte che tendenzialmente usiamo e ci interessa di più. Il sistema è rapido e pratico: basta spremere arance o limoni e raccogliere il succo filtrato in sacchetti di plastica per fare i cubetti di ghiaccio (in alternativa si possono anche usare i tipici stampini da freezer o quelli per muffin e cioccolatini di piccole dimensioni).
Questo succo congelato sarà un ingrediente intelligente quando avremo bisogno del profumo di un agrume per insaporire un brodo, per esaltare un fondo di pesce o per dare il giusto aroma alle scaloppine al limone. Oppure, possiamo metterlo in una bevanda per aumentare il suo potere dissetante: dal classico tè freddo alle bibite gassate a un semplicissimo bicchier d’acqua, l’aggiunta di un cubetto di limone può essere un’idea che dà una marcia in più.