Dolci o salate, le crêpes o crespelle sono una preparazione tanto semplice quanto efficace, perché la loro bontà e versatilità conquista il palato di tutta la famiglia. Oltre agli ingredienti, anche l'aspetto estetico può caratterizzare e definire il risultato finale della ricetta, e ci sono almeno 7 modi per piegare una crespella e dare un tocco speciale al nostro piatto.
Le crêpes sono uno dei piatti tipici della gastronomia francese, ma trovano spazio anche in tante ricette italiane, che spesso italianizzano anche il nome in crespella: a prescindere dalla lingua, comunque, facciamo sempre riferimento a una sorta di leggera e sottile cialda a base di uova e latte, che può essere condita con ripieni dolci o salati.
Nella versione dolce sono un dessert goloso e soddisfacente, mentre con le ricette salate le crespelle diventano una valida alternativa al classico piatto di pasta o un sostanzioso secondo piatto: in tutti i casi, l'unico limite alle farciture è la nostra creatività, perché possiamo usare ogni tipo di ingrediente, dalla classica Nutella alla panna, dalla confettura alla frutta fresca, passando per salumi, formaggi spalmabili e creme o salse di ogni tipo.
Come dicevamo, a dare un elemento caratterizzante alla nostra crespella può essere anche la sua chiusura, o per meglio dire il tipo di "piega" che daremo alla cialda, che può diventare semplice e pratica, per un morso facile anche on-the-go, oppure raffinata ed elegante, perfetta anche per accogliere un abbondante ripieno senza farlo trasbordare.
Ci sono molte opzioni quando si tratta di piegare una crêpe, e tradizionalmente la forma finale segue le indicazioni della ricetta: tuttavia, possiamo anche dar spazio alla nostra creatività e provare a cambiare modellatura rispetto a quella prevista, "giocando" con i vari abbinamenti per creare le crêpes dolci o salate che desideriamo.
Di base, ogni tipo di chiusura di una crespella dovrebbe essere più o meno adatta al condimento prescelto ma, come dicevamo, possiamo anche fare delle prove "sul campo" e vedere qual è l'effetto finale dei nostri test.
In breve, la classica crêpe a forma di triangolo è perfetta sia per contenere un ripieno di prosciutto e formaggio che per nascondere un velo di crema spalmabile al cioccolato o una confettura; la mezzaluna è una forma rapidissima e semplicissima, mentre la piega a pacchetto richiede qualche passaggio in più, ma "salda" meglio la farcitura. E possiamo ancora giocare con le forme, e preparare ad esempio delle crespelle a forma di sigaro o cannolo, che possiamo usare al posto dei cannelloni per un primo piatto alternativo e decisamente saporito.
Entrando maggiormente nei dettagli, ecco quali sono i 7 metodi più comuni per piegare una crespella e i passaggi chiavi per raggiungere l'obiettivo.
Questo è il modo in cui la maggior parte dei venditori ambulanti di crêpes esegue la piega, nonché uno dei più semplici da fare in casa; consigliato soprattutto per le crespelle dolci, ha il grande vantaggio di consentire di avvolgere l'alimento nella carta e di mangiarlo facilmente passeggiando in strada o seduti al tavolino (servendosi con le posate).
Per avvolgere la crêpe a triangolo dobbiamo:
Come tocco finale, se serviamo la portata al piatto possiamo completare con una guarnizione extra, aggiungendo ad esempio un ciuffo di panna, o Nutella e frutti di bosco in più o una spolverata di zucchero a velo. Se invece vogliamo mangiare la crêpe in piedi dobbiamo far attenzione a non usare condimenti che possano scivolar via.
Una variante molto simile alla precedente consiste nel creare un triangolo leggermente più piccolo: in pratica, dopo aver farcito e piegato la crespella a metà, dobbiamo formare un triangolo chiudendo un lato all’interno, e poi ricavando ancora un altro triangolo di dimensioni simili coprendo con l'altro lato. In questo modo la farcitura interna sarà ancora più racchiusa.
La piega più basic: mettiamo la crêpe nel piatto, farciamola a piacimento e richiudiamola a metà, lasciandola così e servendola con una guarnizione a effetto.
La versione cannolo o cannellone funziona benissimo per crêpes dolci e salate ed è molto più semplice da preparare di quanto si possa pensare.
Iniziamo col posizionare la cialda su un piatto, disponendo il tuo ripieno al centro; pieghiamo dal bordo esterno verso l'interno, facendo sovrapporre gli strati, e infine capovolgiamo la crêpe se desideriamo che la cucitura finale sia sul fondo e quindi invisibile. Anche in questo caso, possiamo completare la portata aggiungendo altra panna montata o creme dolci, frutta fresca e zucchero a velo, in caso di variante dolce.
Questa piega è ottima per le crêpes salate, in particolare per quelle ripiene di uova, e basta solo un po' di manualità per riuscire nell'intento.
Iniziamo come al solito disponendo la cialda su un piatto, con il lato migliore rivolto verso il basso; stendiamo il ripieno in uno strato sottile al centro della crepe, lasciando circa 5 cm di spazio attorno. Pieghiamo i lati destro e sinistro della crepe verso l'interno, e così pure la parte superiore e la parte inferiore, per formare un quadrato: possiamo inglobare la farcitura e servire la crêpe al piatto rovesciandola rispetto alle pieghe, oppure lasciare libero il centro - scelta estetica soprattutto se è presente un uovo - e servire direttamente.
Variante della precedente, la crêpe piegata a busta gioca ancora sull'estetica.
Partiamo sempre dal piatto e dalla cialda circolare, ma stavolta pieghiamo solo il lato basso verso il centro; a questo punto, procediamo piegando il lato sinistro verso l'interno e poi con la terza piega sul lato destro per creare la busta, che sarà appunto aperta sul lato superiore.
Ci sono in realtà due modi per piegare le crespelle a fagottino.
La prima richiede di piegare all’interno tre lati della crespella per creare una specie di triangolo, e poi procedere ripiegando all’interno gli angoli superiori.
Nel secondo caso, invece, dobbiamo aiutarci con un "legaccio" fatto con un filo d'erba e chiudere le crêpes come fossero un fazzoletto, annodandone la cima appunto con il nastro vegetale.
Questa variante è perfetta per racchiudere un ripieno a base di ricotta e spinaci.